La Regione Toscana porta attacchi sempre più poderosi ai diritti e alle condizioni di vita dei disabili e non risponde alle lettere di richiesta di incontri.
Perciò, le nostre Associazioni indicono una protesta con sciopero della fame da parte di disabili gravi martedì 27 ottobre a partire dalle ore 10:00 davanti alla sede della Presidenza della Regione in piazza Duomo 10.
Va rilevato che per i disabili gravi attuare lo sciopero della fame può comportare rischi molto maggiori per la salute rispetto alle altre persone. Tuttavia, non abbiamo altra scelta, perché di fronte a situazioni drammatiche la Regione non risponde in alcun modo.
I fondi erogati dalla Regione Toscana per la vita indipendente sono spaventosamente insufficienti. Tanto che, nella realtà vera della vita, molti disabili sono esclusi da questi finanziamenti e vivono peggio che essere reclusi. E questo mentre invece i soldi per costosi istituti si trovano sempre. Perciò i finanziamenti devono essere adeguati alle
necessità.
Inoltre, attualmente la Regione Toscana toglie ai disabili gravi i finanziamenti per la vita indipendente quando compiono i 65 anni. Non possiamo accettarlo! Soddisfare i propri bisogni e necessità, continuare a coltivare le proprie passioni e interessi, continuare a vivere sono diritti inviolabili anche dopo i 65 anni. Togliendoci gli assistenti personali la Regione Toscana ci condanna alla reclusione in istituto e a finire precocemente i nostri giorni.
L’articolo 2 della Costituzione stabilisce che prima vengono i diritti inviolabili delle persone (ed è certamente un diritto inviolabile evita-re la morte prematura) e solo dopo vengono le esigenze contabili e di bilancio della pubblica amministrazione.
A questo va aggiunto che l’articolo 4 dello Statuto della Regione Toscana stabilisce che la vita indipendente è una priorità da garantire anche quando i disabili diventano anziani.
Attualmente, ai disabili gravi la Regione Toscana eroga i finanziamenti per la vita indipendente soltanto se vengono consegnate tutte le ricevute.
Per poter accedere ai finanziamenti per la vita indipendente una persona con grave disabilità deve passare l’esame addirittura di ben due commissioni socio-sanitarie, quella della legge 104/92 e l’UVM. Ambedue queste commissioni devono accertare che quel soggetto disabile non può vivere senza assistenza personale. Quindi queste persone o spendono i soldi erogati per l’assistenza personale oppure non vivono. È perciò una vessazione stabilire che debbano produrre una ricevuta. In altre parole, ad esempio, ad un ergastolano, la mattina quando si sveglia, viene garantito il diritto concreto di potersi alzare dal letto, di andare in bagno e di fare colazione. Viceversa, secondo le regole stabilite dalla Regione Toscana, un disabile grave che ha l’unica
“colpa” di esistere viene aiutato ad alzarsi, andare in bagno e fare colazione soltanto se produce le ricevute. Questo è allucinante, tanto più se si considera che si tratta di persone che spesso hanno enormi difficoltà nell’uso delle mani, nella vista e nel parlare.
Siccome chi ha la disabilità grave non può aiutare i propri familiari più stretti e più cari come fanno tutte le altre persone, è scandaloso che venga applicato l’Isee per servizi destinati a questi familiari.
L’Unione Europea ha ribadito che il Fondo Sociale Europeo 2014 2020 va utilizzato anche per l’erogazione di servizi di supporto alla vita indipendente dei disabili. Invece, la Regione Toscana esclude la vita indipendente dalle cose da finanziare col Fondo Sociale Europeo. E questo nonostante la priorità della vita indipendente stabilita
dall’articolo 4 dello Statuto regionale e dalla Convenzione ONU sui disabili. Inoltre, la Regione ha escluso l’Associazione Vita Indipendente dalle consultazioni sul fondo.
Associazione Vita Indipendente ONLUS
Associazione Toscana Paraplegici ONLUS
Associazione Paraplegici Aretini ONLUS
Associazione Vita Indipendente Bassa Val di Cecina ONLUS
Centro Studi e Documentazione sull’Handicap – Pistoia