Pubblichiamo un articolo del nostro Socio Francesco Perez cittadino di Siracusa in merito ad una situazione di inaccessibilità presso un sito storico.
Uno splendido Sabato rovinato per essersi affidati alle informazioni del Comune di Siracusa .
Una splendente giornata di sole mi invita ad una passeggiata. Con questo sentimento di gioia e solarità con mia moglie scegliamo di andare in Ortigia. Di sabato mattina l’isola è davvero invitante, poca gente la affolla e diventa più vivibile. Gli uffici amministrativi chiusi la riportano lontano dalle frenesie infrasettimanali di persone che corrono e schiamazzano per arrivare prima ai loro affari. Nel periodo da gennaio a marzo l’isola riacquista, a mio avviso, quell’aria che la trasforma in un luogo affascinante che racconta la sua storia e quella dei suoi passanti, residenti, viaggiatori e commercianti con cui potersi fermare per qualche attimo e raccontarsi qualsiasi cosa. Penso che questo sia il valore e la vita dei luoghi. Insomma, immersi in quest’aria di turisti abitanti della città ci lasciamo trasportare nel passeggio di un sole carezzevole, passando per la Marina, guardando il riflesso del sole sullo specchio del mare e piccole barche a vela in lontananza, panorama sgombero dalla barriera visiva di navi crociere fumanti… che bella questa Siracusa ritornata alla sua natura, si vede tutto il litorale di contrada Isola e immagino un lungo passeggio che ti porta fin lì con spiagge e luoghi di incontro, di vita e racconto.
Ritorno al presente pensando a chissà quando accadrà se accadrà e a come, visto quello che adesso è presente lì.
Con quest’animo giungiamo sino al Castello Maniace e anche lì ci conquista il mare, la libertà di vederlo con poca gente in giro. Il bar è chiuso, entriamo, persone vive. C’è chi legge, chi si sdraia, chi fotografa, chi chiacchiera, chi respira e chi contempla. Anche noi, assorti dalla vista e dal mare, arriviamo sin al ponte del Castello. Sostiamo. Amo guardare e vivere il mare e mi colpisce osservare le onde.
Poi ci spinge la curiosità di visitare il monumento, il mare dalle mura mi ha sempre incuriosito e non sono mai entrato. Prima di entrare mi informo attraverso internet consultando il sito del Comune se accessibile e senza barriere per chi si muove in carrozzina, preparato anche alle continue limitazioni e trascuratezze di questa città al riguardo denunciate. Sul sito si legge che è senza barriere, Wow amore, entriamo!!
Supero il ponte. Si entra verso la biglietteria e uno shop punto-vendita. É tutto ben fatto! Rampe ordinate, tornelli di avanguardia, punto shop super. Che giornata meravigliosa!
Superiamo il tornello digitale, ma mentre ci prepariamo ad entrare noto subito una rampa malfatta, malamente e pericolosamente accostata al gradino di ingresso. Per confortarmi penso che sia provvisoria, viste le scarse condizioni ed il materiale con cui è costruita, molto diversi da quelle dello shop e biglietteria. Supero la soglia con attenzione, entriamo nella sala ripavimentata e notiamo delle stanze dove non si può entrare perchè inaccessibili (!). Attraversiamo il salone con la voglia e curiosità di visitare le mura, il periplo e rivedere il mare ma, purtroppo, la voglia la bellezza e gioia si interrompono bruscamente per lasciare il posto ad orrore bruttezza e rabbia.
A trasformare la gioia in rabbia sono le rampe impraticabili, da suicidio o omicidio, pendenze fuori misura e fuori legge. Noto una rampa che ne sovrasta un’altra, cose assurde, pazzesche, allucinanti. Legname, costruzioni, progettazione e realizzazione inqualificabile ed inesistente.
Gli operatori presenti erano tutti con lo sguardo al loro cellulare, senza fiatare al nostro arrivo, ma attenti alle nostre direzioni che si interrompono immediatamente dopo la soglia escludendo la bellezza di tutto il resto. Questo a causa di un’Amministrazione Comunale facilona e superficiale per il sito; la Soprintendenza (e il gestore privato) per nulla qualificati, pronti soltanto al business, senza rispetto dei cittadini e turisti soprattutto se con disabilità. Il Comune promuove l’inesistente quando dovrebbe invece essere il garante dei cittadini e controllare le informazioni, ancora una volta false, sbagliate e tutelare i diritti dei disabili, . La fiducia ancora una volta oltraggiata da una plurima incompetenza organizzativa creatrice di disabilità disuguaglianza, bruttezza e malessere.
Non andate al Castello Maniace: è inaccessibile, invisitabile e con barriere architettoniche (a parte nel punto shop ovviamente!).
F. P.